lunedì 25 ottobre 2010

Il Porto Vecchio di Trieste

Quando ricevetti l'invito per assistere alla conferenza di presentazione del Meeting Internazionale, di cui vi feci cenno nel precedente post, confesso che ci andai per curiosità,  convinta che il tema non sarebbe stato del mio interesse. Non avevo mai sentito parlare di Waterfront urbani, di archeologia industriale e di recupero urbano! Ma ascoltando la prof. Antonella Caroli direttore scientifico del meeting e l’arch. Roberto Pirzio Biroli, mi innamorai del progetto e decisi di seguirli in quelle tre intense giornate.
La prof. Caroli che per vent'anni riordinò e catalogò materiali e documentazioni italiane ed europee allo scopo di portare in luce il valore di tale patrimonio storico, rimasto in silenzio e nascosto agli stessi triestini. Grazie ai suoi studi, e grazie all'Associazione Italia Nostra della mia città (Trieste) poté partire il convegno internazionale “Patrimoni portuali e industriali della regione Friuli Venezia Giulia” (“Port and Industrial Patrimonies in Friuli Venezia Giulia”)
Ricordo che il fulcro dell’iniziativa è il Porto Vecchio di Trieste, con i suoi pregevoli magazzini d’epoca e tutta l’area storica del Porto Vecchio, una struttura portuale diversa da tutti gli altri porti del mediterraneo.


I partecipanti al convegno internazionale:


L’arch. Roberto Pirzio Biroli, Vittorio Sgarbi soprintendente al Polo museale di Venezia, l’arch. Francesco Karrer, presidente del Consiglio dei lavori pubblici e docente alla Sapienza di Roma, il prof. Bruttomesso, direttore del Centro internazionale delle Città d’acqua a Venezia, i professori Bertolini, Marchetta e Zevi della Sapienza di Roma tra gli italiani. Tra gli stranieri Jurgen Bruns-Berentel dell’Hafencity di Amburgo, l’arch. Peter Lorenz(Innsbruck), il prof. Dirk Schubert dell’Università dell’Hafencity di Amburgo, il prof. Gene Desfor della York University di Toronto, Pedro Ressano Garcia di Lisbona, coordinatore del Laboratorio europeo di waterfront design, il prof. Piotr Lorens dell’Università della Tecnologia di Danzica.” VIDEO