mercoledì 3 aprile 2013

Les Piramides - souvenir - Egitto


Al nostro rientro della visita alle Piramidi, il ristorante del hotel è già pieno di ospiti che fanno la coda davanti al buffet dei cibi, mi fermo a guardare quell’ognibenedidio esposto al nostro sguardo famelico.
Mi decido di assaggiare 
un piatto tipico: il "ful", minestra di lenticchie servita con taméya, una salsa piccante, non male. (guardate il video)
È nel bancone dei dolci che una crostata ricoperta di datteri attrae la mia attenzione, vedo lo stesso disegno che decora lo scrigno da me preso questo pomeriggio al souk. Mi fermo, taglio una fetta, e chiedo al cameriere se quel disegno abbia un significato preciso. L’uomo che sta dietro il banco scambia un’occhiata con il ragazzo che sta sistemando alcuni dolcetti in un vassoio, non rispondono alla mia domanda, sono evasivi, forse non capiscono il mio interesse.

Dopo mangiato faccio un giro per i negozi che si trovano negli ampi corridoi del hotel. Chiedo di vedere il gioiello con il disegno dei serpenti e del fior di loto, l'uomo lo fa di malavoglia. Dice che sono oggetti antichi, non brutte riproduzioni dei gioielli della Valle dei Re. Molto pregiati ma carissimi quindi decido di ritentare nel souk il giorno dopo. Esco e vado nel negozietto difronte  a comprare un abito tipico, un mio vecchio sogno.
(Segue)