mercoledì 8 gennaio 2014

Pensavo fosse un colibrì invece era un lepidottero

Un lepidottero sfingide fotografato mentre succhiava il nettare dei fiori posti sul balcone di casa. La foto è stata scattata in ottobre da una delle mie sorelle, quella col pollice verde. 
"Il lepidottero sfingide ha in comune col colibrì la capacità di volo stazionario. Una caratteristica di alcune specie di sfingi è il modo di succhiare il nettare librandosi in aria immobili davanti al fiore (esattamente come il colibrì), grazie alla lunghezza della spirotromba. Questo comportamento si può riscontrare facilmente nei giardini all'imbrunire."
lepidottero sfingide
Il Colibrì invece, è l’uccello più piccolo del mondo. In natura esistono 334 specie di Colibrì, distribuite in tutto il continente americano ed in particolare in Sud America. Sono più piccoli di molte specie di farfalle e falene con le quali condividono gli ambienti della foresta tropicale ed il loro nido è grande circa quanto mezza noce. I Colibrì sono dotati di un piumaggio dagli splendidi colori iridescenti, che si riscontra in modo particolare nei maschi adulti, mentre giovani e femmine in genere hanno colori più tenui. Nessun altro uccello può competere con loro sotto questo aspetto. 

La particolarità è che i bellissimi colori non sono dovuti alla presenza di pigmenti sulle penne, ma all’interferenza dei raggi luminosi attraverso la struttura prismatica delle diramazioni perpendicolari dei rami delle penne, che scomponendo la luce solare riflettono una parte dell’iride, dando la sensazione di riflessi metallici. Il piumaggio iridescente permette ai Colibrì di rendersi invisibile ai predatori confondendosi con il colore dei fiori.
Nella foto un colibrì nato in cattività nelle serre del Parco di Miramare a Trieste. Dopo l'incendio in cui sono morti due uccellini, i 40 colibrì restanti sono stati trasferiti alla Città Fiera di Martignaco (UD) 
minicolibrì 2.jpgI Colibrì sono tipi solitari, vivono in media 4-5 anni e si uniscono al sesso opposto solo per pochi secondi durante l’accoppiamento. Il maschio normalmente cerca di attrarre la femmina con il canto e la segue in continuazione roteando in voli acrobatici attorno ad essa.
E’ da notare che questo uccellino può cimentarsi in una diversità incredibile di vocalizzazioni e, come gli umani e pochi altri animali, ha sviluppato la rara capacità di imparare suoni diversi, non solo quelli che ogni specie ha innati in sé dalla nascita.Il suo cervello, rapportato alle dimensioni del corpo, è uno dei più grandi nell’ambito del mondo animale. 
Se il canto prodotto è gradito dalla femmina, la stessa risponde ed inizia l’accoppiamento. Dopo l’accoppiamento è la femmina che costruisce il nido. Esso è normalmente posizionato sul ramo cadente di un cespuglio o su una biforcazione di un ramo d’albero.Per la costruzione del nido utilizza generalmente tela di ragno, muschio, licheni, fibre di piante ed altro materiale. Il nido è minuscolo ed a forma di coppa, quando è completato la femmina depone 1 o 2 piccole uova di colore bianco.Essa incuba le uova e alleva i piccoli senza l’assistenza del maschio. Il maschio è normalmente poligamo e può avere una o più compagne contemporaneamente.  Il periodo di incubazione può variare da 13 a 23 giorni a secondo della specie, mentre l’allevamento dei piccoli dura normalmente da 18 a 38 giorni. I giovani vengono alimentati con il rigurgito del cibo della madre, generalmente costituito da insetti, poiché ricchi di proteine necessarie per un rapido accrescimento corporeo. Fonte web

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