martedì 27 aprile 2021

In osmiza col Terrano, Vitovska e Malvasia

Si chiamano osmize quei locali tipici che si trovano a Trieste e nei suoi dintorni. 
Ai proprietari di un pezzo di terra coltivabile viene permesso, per un breve periodo, di aprire l'attività commerciale in cui vendere i propri prodotti. Originariamente questo periodo era di otto giorni - osem in sloveno - da cui deriva il nome "osmize". Le date di apertura delle osmize variano di anno in anno, anche a seconda della quantità di vino prodotto dai singoli contadini. L'attività di vendita viene solitamente svolta nelle cantine e nei giardini delle loro stesse abitazioni, adibiti per l'occasione con tavoli e panche di legno.
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Nelle osmize si possono gustare i prodotti tipici del territorio: vino (Terrano, Vitovska, Malvasia), prosciutto, salame, pancetta e altri salumi, formaggi e uova. In alcune osmize si possono trovare, sempre di produzione propria, anche olio oppure di verdure e ortaggi. 
Nelle osmize ci si diverte, sia per il vino bevuto che per l'allegria dei suoi visitatori. Molti si mettono a cantare i tradizionali canti in dialetto triestino, accompagnati da qualsiasi  strumento sia stato portato.
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Le osmize rimangono aperte tutto l'anno. Il massimo è andarci durante l'estate, per godersi l'aria aperta. A Trieste le osmize si trovano su tutto il territorio del Carso, ma ci sono alcune che si trovano nella prima periferia della città (es. Longera, Piscianzi). Per trovarle basta girare per le strade principali del Carso, dove vedete esposti dei rami, detti frasche, con una freccia rossa che indicano la presenza di un'osmiza, seguite le indicazioni e vi troverete in osmiza. 
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