lunedì 18 settembre 2017

Un antro storico in stile liberty, che profuma di buono

Passando l'altra mattina in via Mazzini, mi sono fermata al numero 36, per ammirare quel antico angolino in stile liberty, che era da molto che non entravo. Purtroppo anch'io, come tanti altri, mi sono sempre lasciata condizionare dalle proposte delle multinazionali, che con i loro prodotti fatti in serie, ti fanno riempire il carrello con le loro accattivanti offerte.  Si trova a Trieste, questo antro storico in stile liberty, che profuma di buono e che accoglie i visitatori – triestini che ne apprezzano valore e turisti incuriositi dall’atmosfera retrò – con profumi e accessori per la cura della persona, ricercati ed esclusivi. Aldo Zanne, il titolare dell’Antro del Profumo, ha rilevato questo esercizio nel 1972, ma l’Antro del Profumo ha una storia molto più antica. Ecco il loro sito.

Leggete l'articolo che il Piccolo ha scritto alcuni anni fa:«I rasoi da barba vanno passati sulla pelle del viso verticalmente, orizzontalmente e mai contropelo». Oppure: «Il profumo non si mette a gocce dietro ai lobi delle orecchie, né si spruzza: si vaporizza». Consigli dispensati qua e là, senza fretta, in un ambiente che è un mondo fatto di modi e maniere d’altri tempi. Perché acquistare un sapone, un’acqua di colonia o un dentifricio allo storico negozio “L’Antro del Profumo”, aperto dal 1873, significa questo. Qui, in via Mazzini, non esiste fretta, non ci sono prodotti sintetici o di scarsa qualità. Comperare un sapone da barba o un bagnoschiuma diventa una scoperta.
Dove ora c’è la piccola galleria che precede l’entrata, un tempo c’era la drogheria. Il negozio attuale era il magazzino. Nel 1988 un accurato restaurato ha portato all’attuale veste del locale. I clienti sono affezionati. I turisti invece scoprono questo piccolo gioiello del commercio triestino e poi ci ritornano, o si fanno spedire questo o quel sapone in Germania o in Austria. Le signore vi si rifugiano alla scoperta di profumi rari. Come la colonia “Acqua di Milano” degli anni Trenta, o l’acqua di colonia “Bei Fiori” di Satinine prodotta nel 1938 e che Zanne conserva gelosamente. Sul fondo della piccola bottiglia c’è ancora impresso il prezzo: 8 lire e 50 centesimi.

Dentro una vetrinetta, ecco poi dei pezzi del profumo Sonia, venduto fino agli anni Sessanta e dedicato all’imperatrice di Russia. «Quando faccio annusare questi profumi – racconta Zanne - qualcuno mi dice che “sa de vecio”. Ma è quello il buono. I prodotti di oggi sono tutti sintetici e hanno poca persistenza».

Vastissima la proposta di candele e di saponi alla fragranza di lavanda, zagara, sandalo. Ma anche alle erbe di campo, al papavero e peperoncino... «Mi fa piacere– ammette il titolare - che tra i miei clienti si siano molti giovani. Chi, ad esempio, scopre il modo raffinato che io consiglio per farsi la barba, non mi abbandona più e mi manda altri amici che amano le cose di buon gusto, di qualità e le belle maniere».